Roma, 14 Luglio 2022

Dichiarazioni di Emiliano Guarneri, responsabile delle politiche di edilizia privata del SUNIA Nazionale.

Il Ministero degli interni ha recentemente pubblicato i dati sull’andamento degli sfratti per l’anno 2021.
Il dato ufficiale purtroppo avvalora le preoccupazioni che il SUNIA, con le altre organizzazioni sindacali degli inquilini, da due anni denunciano al Governo.
I numeri confermano infatti, per il 2021 (dato ancora parziale) una grave e preoccupante ripresa delle richieste e delle effettive esecuzioni degli sfratti.
La preoccupazione si consolida con la considerazione che, relativamente alle morosità, il dato del 2021 è ancora calmierato dagli effetti delle proroghe al blocco delle esecuzioni che, anche se parzialmente, hanno avuto effetto fino al 30 settembre 2021 per alcune categorie e al 31 dicembre 2021 per una quota più marginale.
Poiché alla ricaduta socio-economica della pandemia non sono state date risposte di natura strutturale da parte del Governo, l’effetto della crisi economica causata dalla situazione internazionale sui redditi medi e medio bassi e l’aumento dei costi, rischia di abbattersi come uno tsunami sul numero sempre crescente di queste famiglie (che scivolano sempre di più verso il segmento della povertà).
È necessario evidenziare anche il pericoloso aumento degli sfratti per finita locazione rispetto all’anno precedente (To +53%, MI +10%, BO +25%, FI +150%, NA +70%, BA +17%); la crescita di questa categoria di richieste di esecuzione conferma la tendenza che in molte aree del paese, soprattutto le città metropolitane a vocazione turistica, immobili precedentemente destinati alla locazione per famiglie, si stanno dirottando verso il mal regolamentato mercato delle locazioni turistiche. Attraverso questo processo si sottrae disponibilità di immobili per i residenti, contribuendo al fenomeno di gentrificazione ed espulsione dei ceti meno abbienti da zone urbane che offrono maggiori servizi ed opportunità, verso le parti più marginali della città, concentrando disagi e incrementando disuguaglianze.
Per contrastare questa pericolosa deriva i sindacati degli inquilini, insieme a Cgil, Cisl e Uil, hanno chiesto al Governo l’immediata costituzione di cabine di regia presso le prefetture per graduare le procedure di esecuzione e garantire il passaggio di casa in casa, nonché l’istituzione di due linee di finanziamento per i Comuni, già dalla prossima legge di bilancio, per prendere in locazione ed acquisire alloggi di enti e soggetti privati da mettere a disposizione delle famiglie con maggiori difficoltà.