22 Maggio 2018
Il Comitato direttivo nazionale del Sunia esprime una grande preoccupazione per la recrudescenza del conflitto israelo-palestinese che vede atti di guerra unilaterali che colpiscono la popolazione civile di Gaza, causando il ferimento e la morte di centinaia di donne, bambini e uomini inermi che manifestano pacificamente per il diritto alla vita e alla terra.
Gaza è ormai infatti un’immensa prigione in cui in uno spazio ristretto vivono più di 2 milioni di persone che fanno i conti anche con un embargo insostenibile per la popolazione civile imposto da Israele.
Il Direttivo del Sunia condanna le scelte politiche di Trump e di tutti i Governi occidentali che lo appoggiano che in accordo con il Governo di destra israeliano, spostando la sede dell’ambasciata americana a Gerusalemme non solo ha infranto i già fragili accordi internazionali ma ha inferto un duro colpo ad un processo di pace che è indispensabile riprendere . L’irrisolta questione israelo-palestinese continua infatti ad essere una delle cause della destabilizzazione di tutta l’area del medio oriente.
A entrambi i popoli deve essere riconosciuto il diritto di vivere in pace con gli stessi diritti, la stessa dignità, la stessa sicurezza. Per questi motivi il Direttivo del Sunia ribadisce la decisione di operare perché si affermi la cultura della pace e della convivenza civile tra i popoli.