15 Maggio 2020

La Cassazione, con la sentenza 8719 dell’11 maggio 2020, accoglie il ricorso del condominio, secondo cui, per l’inerzia dell’agente della riscossione nel recupero dei crediti Tarsu, prolungata per oltre cinque anni, sarebbe maturata la prescrizione degli stessi.
Inoltre, gli Ermellini confermano che legittimato passivo dell’azione di annullamento (e di accertamento della prescrizione) è solo l’ente impositore, e non l’agente della riscossione.

L’allegato:
– il testo della sentenza in formato pdf