Roma, 2 Settembre 2021
Occorre, così come il SUNIA-APU sta sostenendo da anni, che venga varata con urgenza una norma nazionale a tutela della sicurezza di proprietari e inquilini negli edifici residenziali.
Non è la prima volta che si assiste a tragedie come quella di Milano che, solo per fortuna questa volta, non ha provocato vittime anche se ha lasciato sul lastrico numerose famiglie che hanno perso tutti i loro averi con una prospettiva di non avere nessun risarcimento, stando alla normativa attuale.
Dopo alcuni tentativi fatti negli anni passati di rendere più incisive le norme a garanzia della sicurezza anche nelle compravendite immobiliari, prevedendo anche la nullità degli atti in mancanza dei requisiti essenziali di sicurezza, tutto è finito nel dimenticatoio perché ci si è arresi alle lobbies di costruttori e grandi proprietari immobiliari.
Migliaia di fabbricati sono al limite delle condizioni di sicurezza in tutto il Paese e mancano disposizioni per rendere obbligatori i controlli di sicurezza a partire dalla dotazione e l’adeguamento degli impianti antincendio che, soprattutto nei fabbricati di una certa dimensione (es. grattacieli) sono assolutamente indispensabili per salvaguardare le condizioni minime di sicurezza
Da tempo SUNIA e APU, dopo le tragedie verificatesi in varie città, tra le quali Napoli e Bari, hanno proposto di avviare un censimento per monitorare le situazioni a rischio con l’obiettivo di arrivare a definire finalmente il famoso libretto di fabbricato, avversato anche questo dalle potenti lobbies del cemento.
Va assolutamente realizzata una banca dati sulla sicurezza dei fabbricati e vanno destinate risorse anche straordinarie per avviare un serio piano per la messa in sicurezza delle centinaia di fabbricati a rischio sia pubblici che privati. E’ questa la vera priorità, altro che fumosi piani casa che prevedono il solo ampliamento delle superfici esistenti.
La pericolosità di molte strutture edilizie pubbliche e private è testimoniata dai continui sgomberi del patrimonio edilizio soprattutto nei centri storici e nelle periferie degradate.
SUNIA e APU (Associazione dei proprietari utenti con esso federata), avvieranno una campagna per la sicurezza del patrimonio edilizio che dovrà vedere necessariamente crescere la partecipazione dei cittadini e delle persone di buon senso per rivendicare norme che segnino una seria inversione di tendenza in ordine alla sicurezza abitativa che privilegi l’incolumità delle persone rispetto agli interessi e al profitto e soprattutto preveda un risarcimento per proprietari diretti e inquilini incolpevoli in presenza di tragedie come quella ultima di Milano.