Roma, 3 Aprile 2020

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale del SUNIA

La Ministra De Micheli ha ricordato la disponibilità di 46 milioni per il 2020 per il fondo destinato alla morosità incolpevole.
È sicuramente una risorsa importante, ma dato che l’atto prevede un iter, una ripartizione e una destinazione che difficilmente potranno incidere nel breve periodo bisogna prevedere una forte accelerazione e integrazione per contribuire ad alleviare la gravissima emergenza abitativa indotta dal Coronavirus anche perché sono destinati a chi lo sfratto per morosità lo ha già subito, mentre è necessario prevedere misure per prevenire il ricorso al giudice.
Per raggiungere questo obiettivo sono irrinunciabili misure sia di massiccio rifinanziamento che di semplificazione delle procedure e in particolare:

  • un rifinanziamento del fondo di sostegno all’affitto di almeno 300 milioni;
  • l’unificazione sostanziale dei due fondi previsti dalle norme attuali (sostegno affitti e morosità incolpevole) trasformandoli in strumenti permanenti e strutturali della politica abitativa per l’affitto sostenibile;
  • la estrema semplificazione delle procedure di assegnazione dei contribuiti da versare direttamente al proprietario a seguito di domande presentate al Comune sia singolarmente dall’inquilino che in forma congiunta con il proprietario, con modalità informatiche, eliminando bandi interminabili e rivedendo i criteri le condizioni farraginose della normativa vigente. Tutte misure indispensabili per evitare un prevedibile massiccio contenzioso da sfratti;
  • il raccordo tra queste misure con incentivi anche fiscali a partire dall’IMU ai proprietari che sottoscrivono con gli inquilini patti contrattuali di rinegoziazione e passaggio dal canale libero a quello concordato, con abbassamento del relativo affitto che la incombente emergenza economica renderà inevitabile per sostenere una domanda altrimenti destinata ad essere disattesa e insoddisfatta.

La crisi rischia di produrre, se non interverranno già nel Decreto di aprile queste misure, un gigantesco e ingestibile contenzioso che riguarderà le famiglie dei conduttori, dei lavoratori e degli studenti fuori sede già in difficoltà con l’affitto di marzo.