Bari, 29 Luglio 2016
La Giunta Regionale Pugliese ha approvato la ripartizione del fondo integrazione canoni di locazione tra i comuni Pugliesi. Al comune di Bari è stato assegnato l’importo di euro 2.117.650,12 a fronte di un fabbisogno comunale di Euro 8.296.858 accertato con il bando di concorso riferito all’anno 2013 a cui hanno partecipato circa 5000 famiglie.
La giunta regionale ha fissato, pena la perdita del finanziamento, che entro il 20 settembre i comuni devono inviare all’assessorato regionale a mezzo posta certificata:
– Le graduatorie dei concorrenti ammessi al beneficio, l’elenco degli esclusi con la relativa motivazione:
– Relazione sui controlli e accertamenti che il comune ha effettuato, su un campione di concorrenti, in merito alle autocertificazioni rilasciate per accedere al contributo:
– Delibera esecutiva di cofinanziamento del fondo regionale per accedere alla primalità regionale. La giunta ha riservato euro 5.179.289,00 da ripartire tra i comuni che con i propri fondi integrano il fondo assegnato con almeno il 20%. In caso in cui il comune non partecipa con propri fondi nel prossimo riparto la regione ridurrà del 10% il contributo spettante. Ciò si è già verificato quest’anno per i comuni di Bitonto che è stato penalizzato di euro 49.473,81, Bitritto di euro 10.030,00 ed Andria di euro 50.237,00.
La Giunta Comunale di Bari nei prossimi giorni deve approvare il nuovo bando di concorso e trovare nel bilancio comunale almeno 424 mila euro per partecipare alla premialità regionale per non vedersi decurtare il prossimo finanziamento del 10%. Inoltre il bando dovrà fissare i criteri per la partecipazione dei nuclei famigliare con reddito zero o con incidenza del canone superiore al 90%. La Regione ha stabilito che il nucleo famigliare con reddito zero o con canone superiore al 90% del reddito deve dichiarare da chi è stato sostenuto economicamente. Ciò serve a combattere il lavoro nero e chi evade il fisco.
La delibera di Giunta ha elevato il reddito per la partecipazione portandolo da 13.000 euro a 15.250 ciò significa che un lavoratore dipendente senza figli a carico con un reddito inferiore a 25.416,00 che è titolare di un contratto di locazione regolarmente registrato può partecipare al bando. Pertanto prevediamo un aumento del numero di domande e il conseguente aumento del fabbisogno comunale.
A fronte di un aumento del numero degli sfratti per morosità, a Bari nel 2015 sono stati convalidati 919 ed eseguiti 484, il governo per il 2015 ha deciso di non finanziare il fondo affitto. Per il 2015 le famiglie potranno contare sull’impegno che la Regione ha assunto di continuare a finanziare con 15 milioni di euro il contributo alloggiativo. Il SUNIA ha già chiesto al Governo che con la nuova legge finanziaria si riprenda a finanziare il sostegno alle famiglie in affitto e si avvii una politica organica che affronti emergenza abitativa con risorse continuative.
L’amministrazione Comunale affronta in perfetta solitudine il disagio abitative presente in Città. Gli sforzi dell’Assessore Brandi a migliorare i rapporti con i sindacati degli inquilini e con L’ARCA Puglia (ex IACP) non trovano riscontro nella Giunta Comunale. Ad oggi il Comune non ha ancora rinnovato la convenzione con l’ARCA Puglia per la gestione del patrimonio comunale e di conseguenza l’ARCA, a nostro avviso sbagliando, non ha inviato a 3000 inquilini i bollettini di pagamento del canone di locazione di luglio e agosto creando un disagio agli inquilini che pagano e un danno al comune. Come pure ad oggi il comune non ha rilasciato la variante, all’ARCA, per la realizzazione di 11 alloggi nel quartiere Sant’Anna da destinare a portatori di handicap.
E’ necessario che si instaurino diversi e nuovi rapporti tra Comune, ARCA e sindacati inquilini per meglio affrontare il disagio abitativo, la gestione di tutto il patrimonio pubblico e programmare l’uso di tutte le risorse disponibili per la città a partire da quelle messe a disposizione dal Governo con il bando delle periferie che scade il prossimo 29 agosto ed il Comune di Bari può accedere fino a 18 milioni di euro mentre l’area metropolitana fino 40 milioni di euro. Ad oggi nonostante le scadenze imminenti non è dato conoscere le intenzioni dell’amministrazione comunale.
Bari 29 luglio 2016