Pisa,3 Aprile 2020

Apprendiamo con grande soddisfazione che lo scorso 31 marzo la Giunta Regionale della Toscana ha approvato la delibera n. 442 rubricata “Misura straordinaria e urgente. Sostegno al pagamento del canone di locazione conseguente alla emergenza epidemiologica Covid-19″, grazie anche alle richieste avanzata da parte sindacale: CGIL, SUNIA e UDU (Organizzazione degli Studenti universitari).
Il provvedimento regionale anticipa ai Comuni risorse economiche per sostenere gli inquilini in difficoltà con il pagamento dell’affitto in questo periodo di emergenza.
Le risorse, immediatamente disponibili, saranno assegnate ai Comuni che, al massimo entro il 30 aprile 2020, dovranno emettere appositi bandi per raccogliere le domande. L’entità del contributo massimo erogabile come sostegno è pari ad € 300,00 per i Comuni di Pisa, San Giuliano T., Cascina e Pontedera, mentre per gli altri Comuni della provincia sarà pari a 250,00 €.
Ora tocca ai Comuni organizzarsi per la pubblicazione dei bandi e chiediamo che le procedure si svolgano evitando eccessive burocratizzazioni e tenendo conto delle difficoltà di spostamento dei cittadini. Ad esempio, la domanda potrebbe essere presentata attraverso mail auto certificando i requisiti che poi dovranno essere comunque verificati dall’Amministrazione Comunale.
Quanti sono i nuclei familiari in affitto potenzialmente interessati?
Considerando i dati pubblicati annualmente dalla Regione Toscana riferiti all’anno 2018 nella provincia di Pisa sono state presentante circa 2500 richieste di contributo all’affitto a cui si aggiungono circa 500 provvedimenti di sfratto per morosità (il dato è sostanzialmente in linea con gli ammessi al contributo nell’anno 2019 – elaborazione del SUNIA analizzando le graduatorie relative il bando 2019). Il dato si riferisce ad un periodo assolutamente ordinario, pertanto incrociando il dato previsionale di quanti nuclei nella provincia di Pisa avranno una diminuzione di reddito a causa dell’emergenza sanitaria, è ragionevole ritenere uno straordinario aumento dei nuclei che potrebbero essere in difficoltà con il pagamento del canone di locazione, pari a 10mila nuclei familiari. Del dato non si tiene conto degli studenti universitari in affitto rispetto ai quali sollecitiamo un provvedimento specifico della Regione.
Per accedere alla misura straordinaria, destinata lavoratori dipendenti ed autonomi, la Regione ha anche fissato i seguenti requisiti:
a) residenza anagrafica nell’immobile con riferimento al quale si richiede il contributo;
b) titolarità di un regolare contratto di locazione a uso abitativo, regolarmente registrato, riferito
all’alloggio in cui hanno la residenza;
c) assenza di titolarità di diritti di proprietà o usufrutto, di uso o abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare, ubicato a distanza pari o inferiore a 50 Km dal comune in cui è presentata la domanda;
d) valore ISE (Indicatore della Situazione Economica), calcolato ai sensi del DPCM 5 dicembre 2013 n.159 e successive modificazioni e integrazioni, non superiore a Euro 28.684,36 per l’anno 2019;
e) diminuzione del reddito del nucleo familiare in misura non inferiore al 40% (quaranta per cento) per cause riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, rispetto alle corrispondenti mensilità dell’anno 2019. Tale riduzione potrà essere riferita sia a redditi da lavoro dipendente (riduzione orario di lavoro, cassa integrazione, ecc.), sia a redditi da lavoro autonomo (con particolare riferimento alle categorie ATECO la cui attività è sospesa a seguito dei provvedimenti del governo), sia a redditi di lavoro con contratti non a tempo indeterminato di qualsiasi tipologia;
f) il contributo non è cumulabile con il contributo per l’autonomia dei giovani della Misura GiovaniSì relativo al canone di locazione di alloggio autonomo.

“Riteniamo, dichiara Luca D’Onofrio del SUNIA di Pisa, che la misura straordinaria sia una buona notizia, ma le risorse anticipate potrebbero essere insufficienti rispetto al disagio economico complessivo che inevitabilmente inciderà anche sul pagamento dei canoni di locazione creando una sorta di reazione a catena, in quanto inciderebbe tale difficoltà anche nella sfera del locatore. Già abbiamo avanzato al Governo la richiesta di aumentare il Fondo nazionale almeno a 300 milioni di euro per dare un contributo concreto a chi è in difficoltà.
Inoltre, riteniamo utile consigliare alle parti contrattuali un ulteriore strumento di composizione della crisi: la rinegoziazione del canone per il periodo di difficoltà. Si tratta di un utile strumento percorribile attraverso una scrittura privata da depositare presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e che è esente da imposta di registro. In tal senso chiediamo all’Agenzia delle Entrate di agevolare la trasmissione telematica di tale “atto” con modalità semplici, come ad esempio l’invio di pec.
Infine, ricordo che è possibile sfruttare la possibilità del contratto a canale agevolato il quale permette al locatore di avere sostanziali agevolazioni fiscali “a patto” di un canone stabilito da parametri previsti dagli Accordi territoriali definiti tra Sindacati degli inquilini e della proprietà.
In tal caso, lo strumento permetterebbe sicuramente una riduzione del canone al minimo dei parametri conservando comunque le agevolazioni fiscali rispetto alle quali il Governo e i Comuni devono fare la propria parte.
E’ tempo di agire senza indugio, ricordando che tra diritti sociali, come il “diritto all’abitazione”, e il principio del “pareggio di bilancio” deve operarsi un “bilanciamento ineguale”, come tra l’altro stabilito da varie pronunce della Corte Costituzionale, prevalendo il primo a discapito”.