Latina, 12 Settembre 2023

Oggi, dando seguito alla richiesta di convocazione del sindacato SUNIA, il Prefetto di Latina, Dott. Maurizio Falco, ha ricevuto Vitaliano Patriarca, Segretario Provinciale del SUNIA, Patrizia Fieri, Segretaria Confederale CGIL FROSINONE LATINA, unitamente ad una delegazione di inquilini del palazzo Lamaro.
Parliamo di 83 famiglie che abitano il palazzo e che rischiano di essere messe fuori casa da un giorno all’altro, dal momento che sono cominciate ad arrivare le prime intimazioni di sfratto.
Il palazzo è stato venduto nel 2022 dall’Ente pubblico ENPAM ad un fondo di investimento, fondo AIACE, che ha provveduto immediatamente a mettere in vendita gli appartamenti, tutto in pochi giorni, senza alcuna mediazione e senza tener conto e valutare chi abitasse in quel palazzo, ricordiamo che la maggior parte sono pensionati che vivono li da oltre 40 anni, o famiglie monoreddito che non hanno la possibilità di acquisto.
A Giugno c’è stato un incontro con l’Assessore comunale alle politiche sociali Michele Nasso che, insieme al Sindaco, ha ritenuto la questione del palazzo Lamaro prioritaria, offrendo massima disponibilità e pieno sostegno alle famiglie con l’impegno dell’apertura di un tavolo di confronto permanente.
Al Prefetto è stata illustrata in maniera dettagliata tutta la vicenda ed espressa l’enorme preoccupazione per il futuro pieno di incognite relativamente a tutta la vicenda e alle famiglie interessate.
Il Prefetto ha colto la forte preoccupazione della delegazione ma anche dello stesso sindacato, convenendo che l’evolversi in senso negativo della situazione porterebbe anche a problemi di ordine pubblico, oltre che ad una vera e propria crisi sociale che riguarderebbe e ricadrebbe su tutta la città.
Per questo ha assunto l’impegno ad una interlocuzione con l’Amministrazione comunale e si è reso disponibile, per le Sue competenze, a attuare la condizione per cui tutti i protagonisti della vicenda abbiano l’opportunità di esprimere le loro posizioni al fine di trovare una soluzione condivisa.
Come CGIL e SUNIA, vorremmo capire se c’è la volontà di trovare un accordo che risponda alle esigenze della proprietà ma anche degli inquilini, che sono i soggetti più deboli, ai quali non abbiamo e non faremo mancare il nostro sostegno e la nostra tutela.