Firenze, 7 Settembre 2017
Ormai da tempo, la zona veniva chiamata la ‘Gomorra fiorentina’, luogo di spaccio e attività illecite, concentrate in uno stabile chiamato chiamato ‘Casone’ di via dell’Osteria, il grande complesso abitativo non ultimato di circa 4.000 metri quadrati nel quartiere delle Piagge, uno dei più popolari di Firenze. Lo stabile/cantiere a cielo aperto, mai terminato a seguito del fallimento del consorzio Etruria, aveva provocato grande malumore nei residenti della zona, per i grandi problemi causati dalle attività criminali, che venivamo svolte dai balordi, che abitualmente vivevano e soggiornavano nello scheletro dello stabile.
Il recupero del ‘Casone’ ha un importante significato simbolico, restituendo al quartiere un pezzo di tessuto urbano e rendendolo di nuovo fruibile ai cittadini, contribuendo a migliorare le condizioni ambientali della zona. Il progetto di riqualificazione sarà reso possibile da un’azione congiunta di diversi soggetti che operano nell’ambito dell’ housing sociale, per un investimento di una decina di milioni di euro, condotta dal Fondo Housing Toscano, con la partecipazione di Fondazione CR Firenze.
Gli appartamenti costruiti saranno 83, destinati ad affitto calmierato e destinati ad una fascia di popolazione che ha redditi medio/bassi, ma comunque non in grado di sostenere il mercato privato degli affitti fiorentini.
‘Vediamo molto positivamente questo intervento che, riqualifica una parte di periferia della città’ riferisce Laura Grandi, segretaria del Sunia di Firenze’, permettendo la costruzione di oltre 80 alloggi a canone sociale’. ‘Sarà inoltre il primo progetto di social housing’ aggiunge Laura Grandi’ dove l’entità dell’affitto, sarà determinata dagli Accordi Territoriali stabiliti dai Sindacati degli inquilini e dei proprietari, quindi sinonimo di equità e di canoni veramente sociali, evitando gli errori che purtroppo in questo campo sono stati fatti negli anni precedenti, dove questa modalità fu non seguita’.