Bologna, 6 giugno 2023
Al via i primi aiuti per le zone alluvionate, ma è necessario superare i limiti contenuti nei primi provvedimenti
In questi giorni sono sta pubblicati primi importanti provvedimenti di aiuto alle famiglie colpite dall’alluvione di maggio 2023.
Si tratta dei primi aiuti indispensabili per ridare una casa a lavoratori e pensionati e per questa ragione le sedi del SUNIA della regione sono aperte per aiutare inquilini e piccoli proprietari che hanno subito danni alle loro abitazioni e alle pertinenze, certamente però serviranno ulteriori provvedimenti per chi ha perso tutto o ha avuto danni ingenti.
Segnaliamo infatti alcune incongruenze sia per quanto riguarda il Contributo per Autonoma Sistemazione (CAS) sia per i provvedimenti previsti di aiuto dall’ordinanza 999 della protezione civile che stanziano primi contributi per la sistemazione degli alloggi (3.000/5.000 euro) che vanno immediatamente superate.
In entrambi i casi infatti rischiano di restare esclusi tutti i nuclei famigliari non residenti, ma domiciliati con un regolare contratto di affitto: in questo caso l’inquilino non potrà richiedere il contributo per l’autonoma sistemazione e neppure il contributo per gli arredi dell’alloggio, mentre il proprietario non potrà richiedere il contributo per la sistemazione dell’immobile. Nel caso poi di alloggio affittato ammobiliato il proprietario non ha diritto ad alcun indennizzo.
Vi è poi la necessità di organizzare servizi di assistenza tecnica alle famiglie colpite anche attraverso accordi territoriali con gli ordini professionali al fine di assisterle nella definizione degli interventi di ripristino dell’abitabilità e sicurezza degli alloggi.
Eravamo già in una condizione di emergenza abitava nei territori dove vi è una forte presenza di studenti fuori sede e lavoratori con contratti di natura stagionale, oggi non possiamo certo permetterci che vi sia una riduzione significava del patrimonio immobiliare dedicato agli affitti a lungo termine.