Catanzaro, 19 Maggio 2016

L’ATER Calabria con la firma del decreto istitutivo inizierà ad operare avendo ormai accorpato patrimonio e risorse umane delle cinque ATERP provinciali ormai sciolte.
Nell’augurare buon lavoro al commissario Ing. Ambrogio Mascherpa, al suo staff dirigenziale, con i quali abbiamo già iniziato un proficuo e positivo confronto, ed a tutto il personale , auspichiamo che questo accorpamento possa servire per avviare in Calabria, insieme alla Regione, nuove politiche dell’abitare che rispondano alla domanda sempre più articolata dei soggetti e delle famiglie che animano l’attuale mercato locativo.
L’emergenza, il disagio abitativo e la fortissima richiesta di edilizia residenziale pubblica presente in Calabria, dovranno essere prioritarie nell’azione dell’ATERP Calabria e della Regione.
Così come diventa fondamentale destinare ogni risorsa utile per finanziare nuovi programmi di investimento di edilizia pubblica e tra questi anche il recupero del patrimonio edilizio già esistente oltre al reperimento di immobili da assegnare, quali alloggi di edilizia residenziale pubblica, alle tante famiglie meno abbienti per alleviare il fabbisogno abitativo, che da una prima analisi dei dati risulta rispondere a circa 11.200 richieste di alloggi.
Così come la battaglia per l’affermazione della legalità in questo settore, vera e propria ferita aperta, non è altra cosa rispetto alla necessità di reperire alloggi popolari da riassegnare.
Su questo punto insistiamo: occorre una azione, su tutto il territorio regionale dell’ATERP Calabria, di concerto con Regione, Prefetture e Comuni per la verifica del possesso dei requisiti di coloro che abitano negli alloggi di ERP per procedere, nel caso di assenza di tale diritto, alla riassegnazione degli alloggi alle tante famiglie bisognose.
Come SUNIA e CGIL riteniamo fondamentale l’azione per la riaffermazione della legalità in un contesto dove la tracotanza di tanti furbi ha calpestato il bisogno dei “tanti aventi diritto” che da almeno un decennio affollano le graduatorie comunali per l’assegnazione di un alloggio popolare.
Tra le altre priorità diventa urgente concentrarsi sull’adozione di un piano straordinario di manutenzione degli oltre 38.900 alloggi di ERP, presenti in Calabria, in stato di conclamata vetustà ed il loro adeguamento agli standard di sicurezza e di risparmio energetico all’interno della redazione di un piano regionale di interventi per la riqualificazione, il recupero e l’ammodernamento del patrimonio pubblico esistente.
Quest’ultima azione, unita alle altre, se vogliamo che non diventino slogan velleitari, hanno bisogno di risorse e finanziamenti pubblici perché l’ Aterp, con le attuali e sole risorse provenienti dalla riscossione dei canoni di locazione non è nelle condizioni di garantire nemmeno il 10% delle richieste di manutenzione straordinaria oltre a non poter sostenere alcuna nuova iniziativa di edilizia residenziale pubblica.
Da questo punto di vista bene ha fatto la Regione Calabria ad aver avviato la verifica della spesa degli ex fondi GESCAL che dovevano servire per finanziare nuovi piani di edilizia pubblica ed invece sono stati destinati in altre direzioni.
Bene farà la magistratura ad andare fino in fondo su questa vicenda.
Ma bene faremo ad interrogarci, nell’immediato, su quali fondi poter contare per incidere sui nuovi bisogni abitativi e ridare dignità a tutti quei cittadini che da anni attendono una risposta.