Quest’anno il numero dei femminicidi è sconvolgente e non è facile trovare ragioni valide per spiegare l’ondata di odio e di violenza che si sta abbattendo sulle donne.

Possiamo ancora una volta dire che il desiderio di libertà femminile mette in discussione la cultura patriarcale del possesso e che i comportamenti violenti contro le donne sono alimentati da una cultura che giustifica e comprende, che continua a considerare naturale un ruolo subordinato delle donne sia in ambito sociale che familiare e da sistemi di repressione e condanna ancora blandi e non incisivi.

Vogliamo in questa occasione ribadire ancora una volta la nostra solidarietà alle donne afghane che con il ritorno dei talebani hanno perso le poche libertà precedentemente conquistate per rivendicare le quali corrono costantemente il rischio di perdere la vita.

Troppe ancora le iniquità e i comportamenti violenti, discriminatori e intolleranti contro le libertà femminili.

Il SUNIA continuerà ad essere a fianco di tutte le donne in lotta per la propria vita, la propria dignità e la propria libertà.