12 Novembre 2021

E’ ormai da settimane che il maltempo imperversa sulla Sicilia e che le nostre città e i nostri territori stanno dimostrando la loro eccezionale fragilità rendendo evidente la mancanza annosa di interventi di messa in sicurezza del territorio, la continua ed estesa cementificazione e l’incuria in cui versa il patrimonio edilizio pubblico non solo abitativo.

Oltre al patrimonio immobiliare scolastico per il quale ogni giorno apprendiamo di crolli di soffitti e di allagamenti di aule e locali, è quello abitativo pubblico il settore in cui si stanno verificando i danni più ingenti.
Migliaia di famiglie già in condizioni economiche disagiate stanno vivendo in situazioni di gravissimo degrado per le consistenti infiltrazioni, gli allagamenti che interessano i loro alloggi e il deteriorarsi di facciate ,tetti e pilastri degli immobili, che ne mettono a rischio la stessa stabilità.
Sono alloggi di edilizia residenziale pubblica su cui da decenni manca la manutenzione ordinaria e straordinaria e che non sono in grado di resistere alle intemperie.
Sono migliaia le sollecitazioni che arrivano ai nostri sportelli da parte degli abitanti dei quartieri erp che pretendono condizioni di vita dignitose esasperati dal continuo peggioramento della loro situazione abitativa, dalla pericolosità degli immobili e dalla mancanza di cura e di interventi da parte degli enti gestori.
Per questo nel prossimo incontro dell’Osservatorio regionale che si terrà il 18 novembre chiederemo all’Assessorato regionale alle infrastrutture e ai presidenti degli istituti case popolari di tutte le province siciliane un piano straordinario di verifica delle condizioni degli alloggi e degli immobili per programmare interventi anche strutturali per eliminare le situazioni di insicurezza e degrado.
Siamo convinti che non sia più possibile perdere tempo e che consentire che circa 70 mila famiglie che abitano nei quartieri di edilizia residenziale pubblica vivano male in condizioni pessime sia una vergogna non più accettabile.