Pisa, 21 Marzo 2020
Nel pieno dell’emergenza sanitaria le norme per ora varate a tutela delle famiglie e del diritto alla salute per ogni cittadino, non prevedono disposizioni a tutela degli inquilini pubblici e privati e di coloro che non hanno un’abitazione.
Seppur consapevoli che un intervento a tutela dei conduttori in edilizia privata sia competenza dello Stato, riteniamo che provvedimenti a tutela degli assegnatari di edilizia pubblica e di coloro che non hanno un’abitazione possano essere disposti dalle Istituzioni operanti sul nostro territorio.
In particolare ci viene segnalato che nella sola città di Pisa sarebbero decine le persone “senza fissa dimora” che non hanno un luogo dove potersi rifugiare; nonostante lo sforzo di associazioni, cooperative ed altri enti che si occupano di dare un pasto e un tetto a queste persone, non si riesce comunque a garantire un’abitazione a coloro che ne sono privi.
Riteniamo sia arrivato il momento di adottare misure straordinarie che possano tutelare tutti coloro che pagheranno un costo altissimo per la crisi sanitaria.
Crediamo sia possibile nella provincia di Pisa che le Istituzioni preposte adottino misure straordinarie ed
urgenti e pertanto chiediamo:
- all’Amministratore unico della Società Apes (ente gestore degli alloggi di edilizia residenziale pubblica) di sospendere ogni termine per il pagamento dei canoni di locazione e degli oneri accessori. Si tenga presente che molti degli assegnatari di edilizia pubblica dovrebbero recarsi presso gli Uffici postali o bancari per pagare i bollettini di affitto con evidente contraddizione rispetto alle norma emergenziale di limitazione degli spostamenti;
- al Prefetto di Pisa di provvedere all’individuazione e conseguente requisizione di immobili pubblici da destinare ad abitazione emergenziale per coloro che ne sono privi.
In questa grave crisi sanitaria è urgente e necessario non lasciare nessuno indietro.