Palermo, 11 Aprile 2019

L’ultimo accordo, siglato il 29 dicembre 2009, è scaduto dal 2012.

“Dopo oltre due anni di incontri e discussioni per il rinnovo dell’accordo, ci troviamo su un binario interrotto – dichiarano i segretari del Sunia, Sicet e Uniat Palermo Zaher Darwish, Mario Bommarito e Rino Di Dia, a conclusione dell’ultima riunione tra le parti, e dell’incontro dei sindacati degli inquilini che si è svolto ieri – Abbiamo chiesto di abbassare i valori delle locazioni degli immobili per adeguarli ai tempi. Lo impone il disagio di tante famiglie, piegate dalla grave crisi economica che investe da anni la Sicilia, e soprattutto Palermo. In città c’è una percentuale di disoccupazione che sfiora il 50 per cento. E il numero delle morosità incolpevoli sono in incremento esponenziale: ogni anno si registrano circa 1.600 istanze di sfratto”.
“Per questo – aggiungono Suniat, Sicet e Uniat – chiedevamo l’adeguamento ai mutati valori del mercato immobiliare della città.
Ciò nonostante, i sindacati della proprietà continuano a insistere su una visione con conforme alla mutata realtà e a ritenere che i canoni di locazione concordata debbano essere mantenuti, complessivamente, ai livelli precedenti alla crisi economica. Ovvero quasi pari a quelli di canone libero, se non a un livello superiore. E noi diciamo no, giudicando incomprensibili queste richieste”.
Per tali motivazioni chiederemo all’Amministrazione Comunale di convocare un tavolo tecnico per ricercare una soluzione che tenga conto degli interessi di tutte le parti e sopratutto dei cittadini.