27 marzo 2023
Dichiarazioni di Emiliano Guarneri, Segretario Generale del SUNIA di Roma

“Forse alla fine dobbiamo ringraziare la “gola profonda” nella chat dell’assessore Zevi sul piano casa straordinario, perché ha avuto il merito di risvegliare l’attenzione mediatica sul tema della casa, che invece è una ferita sempre aperta in questa città.

C’è stato modo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica che a Roma c’è un dramma che viene chiamato “emergenza abitativa” e che comprende migliaia di cittadini che negli ultimi dieci anni hanno trovato ricovero in soluzioni “informali”, ossia occupando immobili non destinati all’uso abitativo.

La drammaticità di questa situazione è stata addirittura ben compresa dall’ex prefetto di Roma (l’attuale ministro degli interni) che, dopo molteplici incontri con i rappresentanti dei movimenti per il diritto all’abitare, “corpo intermedio” che dà voce a queste famiglie, ha disposto insieme al Comune di Roma delle soluzioni che garantissero il passaggio di casa in casa, come nei paesi civili.

Altrettanto chiaramente si è evidenziata l’assoluta inadeguatezza del numero di alloggi popolari per le esigenze di una città come la nostra, che genera inaccettabili attese di anni a chi la casa l’ha persa ieri e versa in condizioni di fragilità socio-economica (requisito indispensabile per avere il diritto all’assegnazione di un alloggio popolare), nonché del tutto incompatibile con insensati piani di vendita che il Comune continua a perseguire.

Dobbiamo evidenziare invece che il problema di chi è appena entrato in una situazione di “emergenza abitativa” o rischia di entrarvi non è stato ben focalizzato, eppure i numeri sono inquietanti. A Roma nel solo 2021 sono state emesse 5.240 sentenze di sfratto, di cui 3.945 per morosità e, a quelle già pendenti, si sono aggiunte quasi 2.200 richieste di esecuzione tramite gli ufficiali giudiziari.

Una riforma dei provvedimenti di welfare, in modo che agiscano preventivamente allo stato emergenziale, è indispensabile se si vuole arginare il problema.

Se c’è una reale criticità nel Piano Casa Straordinario che l’assessore vuole portare in Giunta prima di Pasqua è che sta mancando il confronto su questi temi, il welfare e l’efficientamento del sistema ERP (recupero immobili e assegnazioni sulla graduatoria).

Il prezioso elemento di novità di questo documento è stato il percorso di ampio confronto democratico che è stato compiuto, non crediamo che la strumentalizzazione della propaganda politica debba incidere in questo percorso, sarebbe una sconfitta per tutta la città.”