Milano, 27 luglio 2023
Tra le novità: stanze in affitto a studenti e lavoratori con un canone forfettario mensile massimo che va dai €400 per la zona 5 ai €600 per la zona 2; possibilità di utilizzare il canone concordato anche in quote di unità immobiliari in housing sociale; istituzione Osservatorio permanente tra enti locali e parti sociali
È stato firmato questo pomeriggio a Palazzo Isimbardi l’accordo locale per la città Metropolitana di Milano per i contratti a canone concordato tra le Associazioni dei Proprietari (Assoedilizia, Aspi, Uppi, Appc, Confappi)e dei Sindacati degli Inquilini (Sunia di Milano, Uniat, Conia) alla presenza dell’assessore alla Casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran.
“L’accordo locale – commenta il segretario generale del Sunia di Milano, Carmelo Benenti- è uno strumento utile per offrire una risposta alloggiativa a chi non riesce a sostenere i canoni del mercato libero milanese ma neppure ad accedere alle case popolari. La tutela dell’inquilino è stata la nostra priorità: grazie all’analisi del territorio e alla contrattazione con le Associazioni della Proprietà, abbiamo trovato un’intesa per contenere il rialzo speculativo dei prezzi del mercato milanese. L’accordo, infatti, prevede che in alcuni quartieri di alcune zone centrali e semicentrali, come anche nelle zone periferiche, la riduzione del canone mediamente arrivi anche al 20% rispetto agli attuali canoni di mercato’.
‘Il serrato lavoro, che si è articolato in diversi incontri – continua Milena Pollara, segretaria del Sunia di Milano – ha portato a introdurre anche alcune novità ,come quelle relative ai contratti transitori, dando la possibilità di affittare stanze singole per studenti e lavoratori a canone mensile forfettario; la possibilità per associazioni senza fini di lucro di accogliere temporaneamente migranti, rifugiati politici, richiedenti asilo; la possibilità per i nuovi fondi immobiliari che realizzano case in housing sociale di utilizzare il canone concordato per quote di unità immobiliari’.
‘Questo accordo – concludono Benenti e Pollara – che semplifica la suddivisione del territorio in 5 zone, prevede l’istituzione di un osservatorio permanente con gli Enti locali e le parti sociali con l’obiettivo di monitorare le problematiche che potessero emergere sulla base delle nuove modifiche. Accordo che potrà essere un modello anche per altri Comuni dell’area Metropolitana tramite contrattazioni locali. Un ringraziamento all’assessore Maran che si è fatto parte attiva e ha convocato il Tavolo per la definizione dell’accordo, ai collaboratori del Comune per il supporto fornito in questi mesi’.