Brescia, 23 Giugno 2021
Siamo allarmati e preoccupati per le imminenti conseguenze della scelta di Parlamento e Governo di procedere con il DL 41/2021 convertito dalla legge 69/2020 (cd Sostegni 1) ad una mini-proroga delle esecuzioni degli sfratti per morosità lasciando fuori tutti i provvedimenti (che sono la maggioranza) emessi prima del 20 febbraio 2020. Pertanto il 30 giugno scadrà la moratoria delle esecuzioni degli sfratti.
Anche il DL 73/2021 (c.d. Sostegni bis) attualmente all’esame della Camera dei Deputati per la conversione in legge, non affronta questo nodo cruciale con il rischio che, in mancanza di radicali modifiche su questo punto, si profilerà nei prossimi giorni un ulteriore gravissimo disagio sociale anche nella provincia di Brescia.
In assenza di dati precisi realtivi alle procedure di fratto attivate prima di febbraio 2020, che diverranno esecutive dopo il 30 di giugno, ipotizzando la riproposizione dei dati al 31 dicembre 2019 possiamo affermare che ci saranno circa mille esecuzioni di sfratto dei quali un quarto concentrati nel territorio del comune di Brescia.
A questo aggiungiamo che il recente bando per la assegnazione di alloggi popolari di proprietà dell’ALER e dei comuni della provincia di Brescia ha visto per il 2021 ad oggi la presentazione di 3.118 domande a fronte di 192 alloggi disponibili, di cui 2.133 domande nel solo comune di Brescia per 102 alloggi disponibili.
Questi dati parziali evidenziano l’assoluta inadeguatezza del sistema pubblico a soddisfare la domanda di casa proveniente dagli strati più fragili della popolazione.
A fronte di risposte inadeguate da parte delle istituzioni competenti, in primo luogo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Assessorato alla Casa della Regione Lombardia, il 24 giugno si terrà un presidio a Roma alle ore 15 presso Montecitorio.
Contestualmente chiediamo che a livello locale “il tavolino sfratti” costituito in seno alla Prefettura nel 2013 e riconfermato nel 2017 sia oggi rafforzato per trovare soluzioni positive ed alternative alla esecuzione degli sfratti con l’utilizzo della forza pubblica.
Pertanto chiediamo un incontro con il Prefetto per chiedere rassicurazioni concrete in tal senso.