Brescia, 28 Ottobre 2016.
Ieri pomeriggio al Pirellino la presentazione del testo alle amministrazioni comunali bresciane e alle associazioni degli inquilini.
Nella giornata di ieri, giovedì 27 ottobre, nella sede del Pirellino di via Dalmazia l’assessore regionale Fabrizio Sala ha illustrato alle amministrazioni comunali bresciane e alle associazioni degli inquilini, escluse le confederazioni sindacali, la nuova legge regionale sulla casa.
A Brescia il patrimonio dell’ALER è di circa 9.600 alloggi – il 4% scarso del mercato della locazione complessivo -, incide in maniera risibile sull’offerta complessiva di alloggi e non è minimamente in grado di dare risposta al bisogno di casa a canoni sopportabili.
La legge approvata in Regione non si preoccupa di questo, ma anzi prosegue nella cancellazione dell’idea stessa di edilizia pubblica e della sua funzione sociale. Il richiamo fatto ieri dall’assessore all’Olanda come modello ispiratore è quanto meno infelice, dal momento che in quel Paese l’edilizia residenziale sociale copre oltre il 75% dell’intera domanda locatizia. Il che significa, fatte le dovute proporzioni, che per ogni unità immobiliare sociale in Lombardia, in Olanda ve ne sono venti.
Più che ridurre il patrimonio esistente e farvi entrare i privati nella gestione, con inevitabili aumenti dei costi a carico degli assegnatari, sarebbe al contrario necessario investire in nuovo patrimonio pubblico e migliorare (a partire dall’efficienza energetica, grande nodo che grava sulle tasche degli inquilini) quello esistente.
Contro questa impostazione della legge abbiamo più volte manifestato il nostro dissenso e siamo anche riusciti ad evitare alcune derive, tra le quali quella che prevedeva la vendita del 30% del patrimonio pubblico lombardo.
È evidente che questo non basta e come associazione degli inquilini, nella condivisione con le confederazioni sindacali, restiamo impegnati a contrastare l’impostazione della legge, soprattutto in una fase in cui la Giunta regionale si appresta (senza il coinvolgimento del Consiglio regionale) alla formulazione dei regolamenti attuativi della nuova legge.