Bari, 4 Novembre 2019

Comunicato stampa del segretario regionale Puglia, Nicola Zambetti

Bene il riparto del fondo integrazione canone locazione per l’anno 2018. Ora il confronto con i comuni per pubblicare i relativi bandi. Ci auguriamo, visto anche gli impegni assunti dal Governo con la finanziaria 2019, che la Regione continui a dare continuità a questa forma di sostegno alla famiglie per combattere il caro affitto.
La Giunta Regionale ha ripartito tra i comuni pugliesi il fondo integrazione affitto per l’anno 2018, inoltre con la stessa delibera, ha messo a disposizione dei comuni le risorse assegnate e non spese per la morosità incolpevole al fine di poterle destinare al bando per l’integrazione affitto. I comuni, se decidono di mettere a bando anche le risorse non spese per la morosità incolpevole consentiranno alle famiglie che faranno domanda, di accedere ad un contributo alloggiativo maggiore rispetto agli altri anni.

Gli importi ripartiti tra i comuni sono:
– Euro 11.073177,19;
– Euro 7.893.692,23 somme per morosità incolpevole impegnate e non erogate ai comuni.

I comuni, possono aumentare le risorse da mettere a bando con i fondi non spesi da morosità incolpevole che hanno nella loro disponibilità di cassa che ammontano a circa 1.884.244 Euro.
Inoltre la delibera accantona oltre 5.000.000,00 di euro per la premialità comunale con gli stessi criteri degli altri anni: i comuni che integreranno di almeno il 20% il fondo messo a disposizione parteciperanno al riparto dei 5 milioni.
L’Assessore Regionale Prof. Pisicchio ha concordato la delibera, nella cabina di regia regionale per l’emergenza abitativa, con i sindacati dei lavoratori, degli inquilini e l’ANCI Puglia le modalità di riparto dei fondi disponibili e alcuni criteri per accedere ai benefici.
La Giunta Regionale anche per l’anno 2018, ha cofinanziato il fondo nazionale con 15 milioni di euro. La Puglia è la Regione che maggiormente partecipa ad integrare il fondo nazionale.
Il SUNIA chiederà a tutti i comuni un confronto per decidere se impegnare tutte le risorse non spese per la morosità incolpevole nel bando integrativo affitti, le modalità di partecipazione ai bandi 2018 e la partecipazione alla premialità.
L’impegno di spesa per partecipare alla premialità va comunicato alla Regione entro il 22 novembre, pena la non partecipazione, con atto esecutivo ed efficacie inerenti il cofinanziamento necessario per potere accedere alla premialità di Euro 5.000.000,00 e deve essere uguale o superiore al 20% di quanto assegnato dalla Giunta.
In Puglia le famiglie interessate al bando integrativo affitto sono oltre 40 mila.
Nel ripartire il fondo regionale si è tenuto conto del fabbisogno comunale dello scorso bando e i comuni con maggior fabbisogno sono:

COMUNE FABBISOGNO COMUNALE  
BARI 6.651.356
BARLETTA 4.133.989
TRANI 3.365.701
MOLFETTA 3.170.509
FOGGIA 2.413.452
TARANTO 1.995.897
BISCEGLIE 1.694.121
MANFREDONIA 1.417.949
TRIGGIANO 1.263.076
LECCE 1.131.011
MODUGNO 1.091.647
MONOPOLI 1.076.706
BRINDISI 908.854

Questo dato del fabbisogno comunale per l’integrazione canone, dimostra come il disagio abitativo non è uguale in tutti i comuni, che i canoni di locazione non sempre sono più alti nei comuni capoluoghi di provincia e nonostante ciò i comuni non si dotano di piani casa comunale come previsto dalla Legge Regionale n. 22/2014 e non istituiscono gli uffici casa comunali presenti in solo dieci comuni sul territorio regionale.
La conseguenza del caro affitto è lo sfratto per morosità. Il Ministero degli interni ci dice che in Puglia i Tribunali hanno convalidato, nel 2018, 4645 sfratti di cui per morosità 4191, e sono state richieste 8475 esecuzioni ed eseguite con l’assistenza della forza pubblica 1483. Questi dati rafforzano il nostro convincimento che bisogna continuare a reperire risorse per aiutare le famiglie in locazione in modo continuativo anche attraverso interventi pubblici di realizzo di alloggi da destinare alla locazione a canoni agevolati.
I comuni hanno poco tempo per adempiere agli atti necessari per ottenere le risorse messe a disposizione dalla Giunta. Oltre ai provvedimenti da fare entro il 22 novembre, entro il 20 dicembre i comuni devono trasmettere gli atti esecutivi alla Regione sull’esito del bando di concorso, la richiesta di finanziamento nonché l’esito degli accertamenti effettuati sui concorrenti pena l’esclusione dal finanziamento.
Viste le risorse disponibili questa è l’occasione buona per costituire concretamente l’agenzia sociale per la locazione con le risorse oggi messe a disposizione dalla regione. La legge 431/98 e le delibere regionali consentono al comune di utilizzare parte del fondo per l’integrazione dell’affitto per il funzionamento dell’agenzia sociale per la locazione che ha anche come compito l’ncontro tra la domanda e l’offerta alloggiativa, attraverso agevolazioni e garanzie per la stipula dei contratti di locazione tra privati. Agenzia sociale legge 22/2014
Il SUNIA invita i Comuni ad aprire i confronti con i sindacati in modo da pubblicare in tempi brevi il bando di concorso.
Invitiamo inoltre gli inquilini a rivolgersi ai sindacati degli inquilini che hanno competenze e professionalità nel consigliare e compilare la domanda correttamente.

Comunicato stampa di Angelo Garofoli, Segretario provinciale SUNIA Bari- BAT in merito al riparto Fondo Integrazione Affitto deciso dalla giunta Regionale

La Giunta Regionale ha ripartito, per l’anno 2018, il fondo nazionale e regionale per l’integrazione del canone di locazione tra i comuni della Puglia.
Al Comune di Bari è stato assegnato l’importo di Euro 1.370.221,20 inoltre, con la stessa delibera la Giunta Regionale, recependo le proposte dei sindacati, ha ripartito le somme non spese, negli anni dal 2014 al 2018, per morosità incolpevole destinandole al fondo integrativo affitto e al comune di Bari sono stati assegnati altri 2.795.203,96 Euro.
Le risorse messe a disposizione del comune sono più del doppio di quanto è stato liquidato con la premialità dell’ultimo bando (meno di 2 milioni). Le oltre 3000 famiglie baresi che parteciperanno al bando avranno più soldi.
Il SUNIA ha chiesto un incontro all’Assessore al Patrimonio e Politiche abitative, Avv. Lacoppola, per discutere del bando da emanare in tempi brevi, nonché sulle risorse disponibili non spesi per morosità incolpevole. Le risorse ammantano a circa 680 milioni di Euro.
Inoltre al Comune chiediamo di partecipare alla premialità regionale, integrando il fondo assegnato pari almeno il 20%, in caso non dovesse farlo nella prossima ripartizione del fondo sociale sarà penalizzato con la decurtazione del 10% di quanto spettante.
Il sindacato è convito che questa può essere l’occasione buona per costituire concretamente l’Agenzia Sociale per la locazione con le risorse oggi messe a disposizione dalla regione. La legge 431/98 e le delibere regionali consentono al comune di utilizzare parte del fondo per l’integrazione dell’affitto per il funzionamento dell’Agenzia Sociale per la locazione che ha come compito l’incontro tra la domanda e l’offerta alloggiativa e attraverso agevolazioni e garanzie può far concludere la stipula dei contratti di locazione tra privati.
Non bisogna perdere l’occasione e il tempo.
Entro il 22 novembre p.v. il Comune di Bari deve comunicare alla Regione, con atti efficaci ed esecutivi, l’impegno di spesa, almeno il 20% di quanto assegnato dalla regione, pena esclusione a partecipare al riparto della premialità di oltre Euro 5 milioni.
Gli atti deliberativi dell’esito del bando di concorso dovranno essere inviati nei modi fissati dalla regione entro il 20 dicembre p.v.
Al bando di concorso possono partecipare cittadini residenti nel comune di Bari che hanno avuto nell’anno 2018 un contratto di locazione registrato e un reddito da lavoro dipendente o da pensione del nucleo famigliare inferiore ad euro 25.416,67, più 516,46 per ogni figlio a carico, possono partecipare anche le famiglie extra comunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno e di contratto di locazione. Infatti la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge che escludeva dai bandi le famiglie di extra comunitari che non risiedevano in Italia da oltre 10 anni e 5 anni in puglia.
Le famiglie con reddito zero o che pagano un canone superiore del 90% del reddito percepito possono partecipare al bando se dimostrano da chi sono stati aiutati nel pagare il canone. Questa norma serve a far emergere l’evasione fiscale. I separati che hanno lasciato in uso al coniuge l’alloggio in proprietà possono partecipare al bando. Il contributo sarà erogato, in caso di ammissione, solo se uguale o superiore ad un canone mensile di locazione.
Il S.U.N.I.A. si augura che si avvii con il Comune un confronto proficuo in modo da dare risposte concrete ai cittadini che soffrono il caro affitto.

L’allegato:
– i fondi assegnati ai comuni